MILANO Una città policentrica, pronta a gestire il cambiamento, 3 milioni di persone compresa l’area metropolitana. E la Giunta milanese, con la voglia di rendere conto ai cittadini, si riunisce al Teatro Lirico per raccontare questa città, le sue sfide, le promesse e i traguardi già raggiunti. “Dobbiamo essere pronti a gestire il cambiamento ma non dobbiamo rischiare di improvvisare – dice il sindaco Giuseppe Sala, circondato dai suoi 12 assessori – vogliamo cercare di avere le nostre scrivanie piene di progetti solidi, concreti, fattibili che poi adattiamo, ma l’improvvisazione non può fare per noi”.
L’evento “Milano cresce Milano aiuta” giunge a un anno dalla rielezione, il 4 ottobre 2021, ed è stato organizzato con l’obiettivo di presentare la visione dell’amministrazione da qui a giugno 2027, data di termine del mandato. Il tutto costruito intorno all’idea della città a 15 minuti.
“Chi è stato eletto non ha un assegno in bianco da parte della città e prima di tutto deve rendere conto. Questo è il motivo per cui siamo qui”, aggiunge Sala indicando la sua “squadra”: scelti uno per uno, legati dalla fiducia.
“Una città, 20 centri – inizia a raccontare l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi – La città policentrica è il futuro di Milano. Abbiamo il record di progetti presentati alla città, al momento i progetti all’esame degli uffici sono 150” per un totale di 13 miliardi di investimenti. “La città non ne ha mai avuti tanti – dice citando un altro record che riguarda – gli oneri di urbanizzazione che arriveranno a fine anno a 200 milioni”. Per quanto riguarda l’ambiente, è tutto un passaggio di palla tra l’assessora al Verde Elena Grandi e l’omologa alla Mobilità Arianna Censi, due piani di intervento strettamente intrecciati. Parte Grandi che indica l’obiettivo di 20 nuovi parchi, per 3 milioni di metri quadri in più di aree verdi oltre ai 25 esistenti, nel Piano di governo del territorio del 2030. E poi cita il Piano Aria Clima già approvato dal Comune, così come ridurre del 45% le emissioni di CO2 entro il 2030, contenere l’aumento della temperatura entro i 2 gradi, portare la percentuale di raccolta differenziata dal 63 al 75 entro il 2030: obiettivo città carbon neutral entro il 2050.
“Una delle grandi scommesse delle grandi città è la sostenibilità”, interviene Censi che elenca: 350 nuovi bus elettrici per 249 milioni di investimento, 70 chilometri nuovi di piste ciclabili da realizzare nei prossimi due anni, 25 nuovi itinerari e un potenziamento generale del trasporto pubblico. Una battuta su Area B, misura su cui non Palazzo Marino non torna indietro: “Una scelta coraggiosa che riguarda meno del 12 %di auto che entrano in città. E’ dimostrato che le auto procurano quasi il 20% di inquinamento complessivo. Credo che si debba partire con il rigore e la determinazione di una cosa difficile”. Dopodichè, sicuramente, “dobbiamo migliorare la comunicazione, le connessioni con la città metropolitana devono essere più forti e dobbiamo fare un investimento gigantesco, come stiamo facendo, sia infrastrutturale che di servizio sul trasporto pubblico locale, sapendo che non può essere solo a carico del Comune”. Parlando di risorse, spiega l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte, al Comune di Milano sono destinati 1.089,77 milioni di fondi del Next Generation Eu. Per quanto riguarda la mappatura dei beni comunali, “abbiamo fatto mappature e analisi di 200 beni di proprietà comunali, 11 aggiudicazioni nel 2022, 63 beni da assegnare entro il 2025. Sono 1000 gli spazi di proprietà del Comune ai piani bassi dei quartieri di edilizia popolare, 600 sono già occupati con regolare contratto da attività commerciali e sociali, più 50 spazi che saranno assegnati entro il 2024. Obiettivo entro il 2023 la pubblicazione di altri tre bandi, per assegnare altri 32 spazi”.
Un passaggio, infine, sulla reddittività della galleria Vittorio Emanuele: “60 milioni di euro incassati nel 2022 grazie agli affitti” che raggiungevano la cifra di “8 milioni nel 2007”. E a proposito di affitti, l’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran ha dato i suoi numeri: “L’11% dei milanesi abita in case popolari, noi ne gestiamo circa 28mila, oltre 20 milioni sono investiti per far quadrare i conti, negli ultimi 5 anni abbiamo investito 105 milioni per riattare appartamenti gestiti da Aler. E’ una questione che stiamo affrontando con il massimo impegno”. Inoltre, in tema di housing sociale, “stiamo realizzando 8000 nuovi alloggi in 5 anni, da 2000-3000 euro al metro quadro, che aiuteranno le giovani coppie”.
Alla vicesindaca Anna Scavuzzo il compito di fare un quadro della situazione sul fronte delle scuole e dell’educazione, sue deleghe: “Sono 45mila i bambini nel sistema 0-6, a Milano c’è un forte sistema integrato pubblico-privato, 28mila sono nei servizi diretti del Comune” con “3200 educatori ed educatrici. Dobbiamo raccontare di più e meglio la Milano educativa perchè ha una tradizione educativa ed una eredità importante”.
Inoltre, “stiamo lavorando tanto sull’edilizia scolastica dal punto di vista del Pnrr sia della manutenzione: sono oltre 570 gli edifici in carico all’area tecnica, per rinnovo scuole e costruzione di scuole nuove”, un totale di “24 cantieri per nuove scuole pari a 280 milioni di investimento”. Ventinove invece sono i milioni che serviranno per il raddoppio del Museo del ‘900, un’operazione che arriverà a compimento nel 2026, spiega l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, e che trasformerà il ‘900 nel “più grande museo del futurismo al mondo” grazie alle donazioni di “due grandi collezioniste milanesi”. Grazie a fondi privati, Pnrr e fondi speciali del Mic, il ministero della Cultura, l’investimento di Milano in cultura è grande: una pianificazione massiccia, mai così massiccia sinora, rivendica infine. Il rapporto col privato è centrale anche per l’assessorato a Sport, Turismo e Giovani, guidato da Martina Riva: 79 i milioni di investimento per riqualificare il Lido, il centro sportivo Scarioni e il centro sportivo Saini. Riva poi ribadisce i grandi numeri del turismo milanese, che migliora addirittura le performance pre-Covid con il +11% dello scorso agosto. Turismo chiama sviluppo economico, con l’assessora Alessia Cappello che ammonisce: “Milano resta la capitale economica d’Italia, una città che sa correre, ma non possiamo permetterci di avere una parte che arranca, ecco perchè stiamo cercando di lavorare su uno sviluppo che sia giusto e inclusivo”.
Milano, allora, sia, è la visione dell’assessore a Welfare e Salute Lamberto Bertolè, città dei diritti com’è nella sua vocazione: “Milano è la città con la più grande comunità Lgbt, entro fine mandato realizzeremo un rainbow center”. Ma non solo: “Stiamo lavorando su 200 nuovi appartamenti per persone senza tetto che in sostituzione dei grandi centri”. Le conclusioni al primo cittadino: “I tempi non sono facili ma questa città ha la capacità per uscirne bene e meglio e confermarsi la grande città internazionale qual è”.
Italpress
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